CASA DELLA MISSIONE Udine Via Marangoni, 105
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P. Ciarga Cirillo P. Granata Antonio
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Nella diocesi di Udine, a partire dal 2002, è impiantata una comunità di missionari vincenziani impegnati particolarmente nel campo della evangelizzazione. Nella diocesi di Udine vi sono zone pastorali carenti di catechesi, perché non ci sono sacerdoti. Da alcuni anni due confratelli attuano in queste zone il progetto della “Missione continuata annuale”. Ormai sono vari i luoghi dove hanno operato.
Il penultimo luogo della missione è stata la zona di Palazzolo, Muzzana, Piancada, Precenicco, Rivarotta (nei pressi di Latisana, a sud di Udine). L’ultimo territorio missionario è stato Magnano in Riviera e Billerio (nei pressi di Tarcento, a nord di Udine), dove non c’era nessun sacerdote.
Attualmente stanno operando nei villaggi intorno a Varmo. Gli elementi significativi della predicazione missionaria sono: a) creazione tra la gente e il clero di una rete di buoni rapporti; b) contatto con le famiglie attraverso la visita reiterata di malati ed anziani; c) riorganizzazione della catechesi parrocchiale; d) annuncio del Vangelo della carità (Ormai qualche parroco della diocesi individua i padri come “quelli della carità”); e) richiesta, là dove viene accolta, di fondare la Caritas foraniale come continuazione della missione.
Vengono svolti anche altri ministeri, in particolare quello delle confessioni (nel santuario di Lussari nel periodo estivo) o nelle varie cappellanie delle comunità religiose.
Un altro aspetto caratteristico di questa comunità è il rapporto diretto con i giovani ammalati psichici, che abitano al piano inferiore della nostra casa. Mentre finora la struttura accoglieva ospiti di una certa età, il cui obiettivo era la ricerca dell’autonomia; ora un nuovo esperimento con un gruppo di alcuni giovani dai 18 ai 21 anni con la medesima forma di disagio mentale. Essi si sentono a loro agio nella nostra casa. I giovani malati ricercano le figure dei confratelli come figure paterne, non facendosi scrupolo di andare a bussare alla porta di casa. Questa condivisione è un’ottima occasione di partecipazione alla vita con i poveri.
I missionari collaborano in un clima di fraternità con le opere delle Figlie della Carità nella costruzione sempre più visibile della Famiglia Vincenziana, sia con il Volontariato Vincenziano sia con le Conferenze di san Vincenzo. Quello che i missionari si prefiggono è di far nascere un sentimento dell’appartenenza alla Famiglia Vincenziana come movimento di vita e come fraternità. |